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Quintana, Sara Jane Pianelli: 17enne di Spoleto sogna di sfidare gli uomini. "Sarebbe fantastico"

Sara Jane Pianelli Sara Jane Pianelli

Una giovanissima cavallerizza pronta a sfidare gli uomini nelle corse agli anelli. Lei è Sara Jane Pianelli, 17enne di Spoleto, studentessa al quarto anno di ragioneria, un futuro da economista o veterinaria e una immensa passione per i cavalli. Una vera e propria febbre che le è stata trasmessa dal padre, allenatore e titolare di una scuderia, che la mise su un pony quando aveva appena sei mesi. Da allora Sara non è più smontata e con il trascorrere degli anni si è avvicinata alle competizioni. Prima gli ostacoli, poi la scoperta delle quintane. E' stato il suo istruttore, Umberto Colavita, a farle conoscere le giostre. E un anno fa Sara ha iniziato a girare e infilare anelli, dimostrando di avere grande predisposizione, un'ottima mira e la capacità di fermare i cronometri su tempi interessanti. Sabato 6 gennaio avrebbe dovuto esordire ad Ascoli nel torneo storico organizzato per il 70ennale della Quintana, ma ha dovuto dare forfait in extremis per le non perfette condizioni fisiche dell'anglo-arabo sardo Shakjr. Insieme al veterinario Massimo Elisei ha deciso di annullare il debutto, ma è soltanto un rinvio. Come aveva dichiarato Sara prima della sfida, quella di Ascoli voleva solo essere la prima tappa di una lunga esperienza.
- Sara, come ha conosciuto il mondo delle quintane?
Monto da quando avevo sei mesi, gareggio da anni negli ostacoli e avevo spesso assistito alla giostra di Foligno. Un giorno il mio istruttore mi ha proposto di provare gli anelli e mi sono innamorata. Ho iniziato ad allenarmi e il torneo di Ascoli era l'occasione per l'esordio. La disciplina mi piace tantissimo.
- A Foligno sogna di avere un futuro in un rione?
Certo. Per potermi allenare ho allestito una pista negli spazi di casa e monto ogni giorno. Dicono che gli anelli li infilo con regolarità e ho già girato con buoni tempi.
- Cosa si aspettava dalla sua prima competizione?
Fare esperienza e partire con il piede giusto. Non mancherà l'occasione e la prossima estate andrò a vedere la giostra di Ascoli dal vivo: non ho ancora assaltato al bersaglio e spero di poterci provare presto. Di certo non mi mancano la passione e la voglia di mettermi in gioco.
- Quale è il cavaliere che ammira di più?
Per me il più forte di tutti è Luca Innocenzi. Quando ho letto il suo nome nell'elenco degli iscritti ad Ascoli, mi è scappata la lacrimuccia. E' un fenomeno, così come lo sfortunato Massimo Gubbini. Ma il mio punto di riferimento ovviamente resta Massimo Colavita, il maestro che mi sta insegnando, come ha già fatto con tanti altri.
giuseppe.silvestri@gruppocorriere.it

Giuseppe Silvestri, caporedattore web nell'ufficio di direzione. Ascolano, classe '67, ha iniziato a scrivere per i quotidiani a 17 anni. Al Gruppo Corriere dal 1995. Dopo esperienze in tutti i settor...