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Fissata la data dell'inaugurazione della torre civica di Todi: cerimonia il 15 giugno

torre palazzo priori todi

Nuova vita per la storica torre del Palazzo dei Priori a Todi: il 15 giugno è prevista l'inaugurazione. Sarà un'altra giornata memorabile per la città, almeno quanto quella della riapertura del famoso ponte in ferro sul Tevere. Stavolta, a riaprire le porte alla comunità, sarà la Torre del Palazzo dei Priori, per la quale è in corso il restauro e la riqualificazione. I lavori volgono ormai al termine, con l'opera pubblica che dovrebbe essere terminata entro la metà di maggio. Il sindaco Antonino Ruggiano non ha resistito all'attesa della riconsegna ufficiale del cantiere, da parte della ditta e venerdì scorso ha annunciato in diretta su Facebook la data di inaugurazione, che sarà sabato 15 giugno, con la visita all'ultimo piano del palazzo e alla Torre del XIII secolo, preceduta da una conferenza nella sala del consiglio comunale. "E' un risultato incredibile per la città ? ha dichiarato Ruggiano - Ho ancora negli occhi la bellezza del restauro e l'emozione provata a salire fino in cima alla torre. Non vedevo l'ora di condividere tutto questo con i miei concittadini e così, appena tornato in ufficio, ho voluto subito fissare la data di inaugurazione". L'ultimo piano del Palazzo, ex sede della sala udienze del Tribunale e i quattro piani della Torre, utilizzati anticamente come carcere, sono stati oggetto di un complesso intervento di recupero grazie a un investimento di quasi un milione di euro finanziato dal ministero della Cultura. Si tratta di oltre 400 metri quadrati, riportati al loro stato originario e che sono diventati anche il museo di se stessi, grazie ad un intervento che ha visto l'impiego di tre materiali solamente: acciaio, legno e vetro. Molto particolare la destinazione, visto che la torre diventerà la sede del museo di arte contemporanea della città, un ambito che ha visto Todi, dagli anni settanta ad oggi, diventare la culla artistica di decine e decine di pittori e scultori di fama mondiale. Tra questi, i primi Piero Dorazio e Alighiero Boetti, tanto per fare due nomi, dei massimi rappresentanti delle correnti artistiche della metà del novecento. Il nuovo spazio è destinato dunque in parte a mostre temporanee di arte contemporanea e a una rappresentazione della schiera di artisti, che hanno vissuto ed operato in città nell'ultimo mezzo secolo.