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Perugia, l'Accademia Italiana della Cucina ha depositato la ricetta tradizionale della Ciaramicola

ciaramicola

L'Accademia Italiana della Cucina ha depositato in Camera di commercio la tradizionale ricetta della Ciaramicola. Ci sono tutti gli ingredienti del dolce tradizionale pasquale identitario di Perugia: farina, zucchero a velo, burro, alchermes e tanti altri. L'atto notarile, redatto dal notaio Matilde Patrizia Leotta, è stato consegnato questa mattina dal segretario generale dell'Accademia Italiana della Cucina, Roberto Ariani al presidente della Camera di commercio dell'Umbria, Giorgio Mencaroni. "E' un momento storico per la Camera di Commercio dell'Umbria che oggi accoglie nei propri archivi il deposito della prima ricetta storica identitaria - ha sottolineato il presidente della Camera di commercio Giorgio Mencaroni - l'impegno del nostro Ente camerale per la valorizzazione dei prodotti tipici è consolidato". La storia insegna come l'aspetto della Ciaramicola sia carico di significato "piccoli pezzetti di pasta venivano distribuiti sulla superficie della ciambella in modo da formare cinque piccole collinette che simboleggiano i rioni storici di Perugia - Porta Sole, Porta Sant'Angelo, Porta Susanna, Porta Eburnea e Porta San Pietro - e al centro della ciambella in origine vi era una croce, fatta con due strisce di pasta sovrapposte, che voleva richiamare piazza IV Novembre con la Fontana Maggiore e il Duomo" spiega Marilena Badolato, giornalista esperta di food, arte culinaria e membro dell'Accademia di Cucina. "Le ricerche condotte negli archivi e anche attraverso interviste alle famiglie perugine - ha detto Badolato - ci dicono che il nome della Ciaramicola deriva dal greco kéramos che vuole dire ceramica e risulta colorata, da sempre presente nelle tavole nobiliari con almeno diciassette spezie".


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