Roba da far venire l'orticaria a certi personaggi, che stanno a Bruxelles. Altro che elettriche, due delle case più prestigiose al mondo, rilanciano il top delle motorizzazioni endotermiche a benzina: sua maestà il V12, niente elettriche e niente ibride. Parliamo di Ferrari e di Aston Martin, che hanno scelto due strade diverse: aspirato nel primo caso, turbo nel secondo. Veniamo subito al dunque: 830 Cv e 678 Nm di coppia per il motore del cavallino e 835 e ben 1.000 Nm di coppia per l'inglesina. Una considerazione, però, è d'obbligo: un aspirato, resta sempre un aspirato e non c'è paragone, per sound e piacere di guida. Comunque, un bel 10 e lode a tutti e due, speriamo che non si tratti del classico canto del cigno. Noi ci dilungheremo un po' di più sulla nostrana Ferrari e concludiamo la parentesi Aston martin, con le poche informazioni del comunicato: questo motore V12, sarà montato esclusivamente sui modelli più prestigiosi e a tiratura limitata. Per Ferrari il V12 fa parte della sua storia, risale al 1947 ed ora è stato aggiornato, proprio per "La Ferrari 12Cilindri", presentata a Miami Beach, in occasione del 70° anniversario, della presenza della Casa di Maranello negli Stati Uniti d'America.

Sotto al cofano, dunque, romba un V12 a 65°, a carter secco, l'F140HD di 6.496 cmc, tirato a 830 Cv, con un regime di rotazione che arriva a 9.250 giri ed una coppia massima di 678 Nm a 9.500 giri/min, ma con l'80% disponibile già a 2.500 giri/min. L'evoluzione di questo propulsore, montato in posizione anteriore-centrale, ha attinto alle soluzioni adottate nella serie speciale 812 Competizione: bielle in titanio, per un risparmio di massa del 40% rispetto all'acciaio; pistoni in lega di alluminio; nuova equilibratura dell'albero motore; sistema di gestione delle valvole a dito a strisciamento (elemento che sta tra la camma e la valvola) rivestito in diamond-like carbon (DLC); nuova configurazione del serbatoio dell'olio e del circuito idraulico; impianto GDI a 350 bar, con due pompe benzina e quattro rail; nuovo impianto di scarico, in regola con le più restrittive normative sulle emissioni (EU6E, China 6b e Bin 50). La 12Cilindri monta il collaudatissimo cambio a doppia frizione e 8 rapporti e pneumatici maggiorati da 21", soluzione che ha consentito di accorciare i rapporti del 5% sulle marce basse, con contestuale aumento della coppia alle ruote del 12% e velocizzazione dei tempi di cambiata. La 12Cilindri ha un passo più corto di 20 mm ed il telaio è in alluminio, per ottimizzare prestazioni a livello NVH e sicurezza.

Questa nuova "12Cilindri" è stata rivista con aerodinamica attiva ed è caratterizzata da classico "Cofango" ad apertura invertita. Flavio Manzoni e i designer del Centro Stile Ferrari, hanno voluto ingentilire questa magnifica creazione, avvicinandola al look delle Gran Turismo Ferrari degli anni 50 e 60: fiancate molto pulite, parafango anteriore più prominente ed integrato alla carrozzeria, parafango posteriore possente, linee filanti interrotte solo dai due sfoghi dell'aria di raffreddamento del motore. Sul posteriore, inoltre, il classico spoiler, come anticipato, lascia spazio a due appendici attive, integrate nel lunotto. Per gli interni, con architettura a "Dual cockpit" è stato fatto ampio utilizzo di materiali sostenibili, tra i quali l'Alcantara© in poliestere riciclato al 65%. Il display centrale touch-screen capacitivo è da 10,25", accoppiato al driver display 15,6" e c'è un elemento da 8,8", per il passeggero, per fargli condividere i dati del pilota. Arriva anche un nuovo tetto in vetro oscurato di generose dimensioni ed è stata utilizzata, per la prima volta su una Ferrari, una lega secondaria ricavata al 100% da materiale riciclato, per le shock tower del sotto-telaio del cambio. Anche sulla 12Cilindri viene offerto il programma Ferrari di assistenza settennale. Non che ce ne fosse bisogno, ma in casa hanno voluto specificare che questa è una vettura "For the few", davvero per pochi.