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Genocidio in Ruanda, Félicien Kabuga, il presunto finanziatore, dichiarato inadatto al processo

Il genocidio del 1994 Il genocidio del 1994 nel campo di Kibumba, nella Repubblica Democratica del Congo

Félicien Kabuga, il presunto finanziatore del genocidio del 1994 in Ruanda è stato dichiarato inadatto al processo. E' il tribunale dell'Onu con sede all'Aia ad affermarlo. I giudici delle Nazione Unite avevano già annunciato la sospensione del processo a marzo, mentre decidevano se Kabunga fosse in salute per rimanere sul banco degli imputati. Era stato arrestato nel 2020 vicino Parigi, dopo una latitanza di 25 anni. Le accuse di Kabuga si sono incentrate sulla partecipazione per la creazione della milizia hutu Interahamwe, la forza armata del regime genocidiario hutu. Nel processo, aperto nel 2022, i pubblici ministeri hanno accusato Kabuga per aver ricoperto un ruolo chiave nel genocidio, nel dettaglio, per aver distribuito i machete in massa e per aver trasmesso degli appelli all'omicidio dei Tutsi, alla radio télévision Libre des Mille Collines (RTLM).L'uomo si è rifiutato di presentarsi in tribunale o a distanza, in videoconferenza dal centro di detenzione delle Nazioni Unite all'Aia e si dichiara non colpevole per le accuse riguardanti la diffusione di messaggi incitanti l'uccisione dei Tutsi, durante il massacro del 1994, in cui persero la vita 800mila persone. Inoltre, ha negato la sua collaborazione nella fornitura di machete o di aver sostenuto la milizia hutu Interahamwe.