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Umbria, ai pensionati un assegno sempre più misero

Pensioni più povere per le donne Pensioni sempre più povere

E' una popolazione sempre più vecchia, bisognosa di cure e anche più povera quella dell'Umbria e in particolare della provincia di Perugia. E' quanto emerge dal rendiconto sociale Inps presentato venerdì mattina a Palazzo Cesaroni. I dati, per dirla con le parole di Simone Polverini, presidente del comitato provinciale Inps, "sono impietosi". Dal 2011 il saldo negativo tra nascite e decessi è quadruplicato passando da -1.140 del 2011 a -4.486 del 2021, numeri non confortati neanche dal saldo tra emigrati ed immigrati che pur mantenendosi costante non rappresenta una soluzione allo spopolamento del territorio provinciale. "Se non si inverte la tendenza - spiega Antonio Maria Di Marco Pizzongolo, direttore regionale Inps Umbria - mantenere l'attuale livello di benessere sarà impensabile". E anche da questo punto di vista i numeri lasciano pochi margini di speranza. Attualmente le pensioni vigenti, sia pubbliche che private, sono 208.756. 90.773 vengono elargite a uomini, 117.983 a donne. L'importo medio è di 1.211,61 euro. "Tuttavia - spiega il direttore Di Marco Pizzongolo - bisogna fare delle puntualizzazioni. L'assegno per i dipendenti pubblici è molto più alto (circa 2.500 euro, in media), rispetto a quello dei dipendenti privati. L'importo medio delle donne è di circa il 60% più basso rispetto a quello degli uomini ma se ci fermiamo al settore privato questo divario raggiunge il 100%. Le pensioni dei lavoratori para subordinati - gestione in enorme crescita e probabilmente quella che sarà più diffusa nell'imminente futuro - non supera gli 800 euro mensili". L'invecchiamento della popolazione porta a un aumento delle richieste di invalidità civile che attualmente riguardano 30.670 donne e 18.619 uomini. Le pensioni liquidate nel 2022 sono 8.528 contro le 7.500 del 2020. "Le prestazioni legate alle indennità per non autosufficienza e pensioni di invalidità, in costante aumento - rimarca il presidente del comitato provinciale, Polverini - tracciano un quadro molto negativo dello stato di salute della nostra popolazione e ci devono interogare sulla evidente necessità di rafforzare il sistema sanitario pubblico, universale e accessibile a tutti, di abbattere le liste di attesa delle strutture sanitarie e di rilanciare il ruolo della sanità territoriale e di prossimità come strumento per una adeguata prevenzione". Per quanto riguarda i dati del mercato del lavoro, questi indicano una crescita del tasso di disoccupazione per il 2022 rispetto al 2021 e se all'aumento del numero di assunzioni corrisponde anche un aumento delle cessazioni dei rapporti di lavoro, riducendo il saldo netto, questo dato è facilmente interpretabile come indice di non buona e stabile occupazione.

Catia Turrioni, segno zodiacale Toro, redattore del settore cronaca nella redazione centrale del Gruppo Corriere. Ha iniziato come collaboratrice della redazione di Foligno del Corriere dell'Umbria, i...