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Matteo Salvini, piani per il Cuore Verde: "E45 rinnovata, E78 finita e stazione per l'alta velocità"

matteo salvini Il vicepremier Matteo Salvini

Al vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, nei giorni scorsi in Umbria per un tour elettorale a Terni e Umbertide in vista delle Comunali del 14 e 15 maggio, abbiamo posto alcune domande sullo stato e sul futuro di strade e ferrovie, sulla conversione ecologica delle automobili, sulle elezioni per il rinnovo della carica di sindaco di Terni e sulla possibile ricandidatura alle Regionali 2024 della presidente della Regione, Donatella Tesei.
Ministro Salvini, torna in Umbria per l'ennesima volta. Ormai conosce bene questa regione. Dal punto di vista delle infrastrutture, a cominciare da strade e linee ferroviarie, la ritiene al passo con il resto d'Italia?
"L'Umbria paga decenni di troppi no e di investimenti insufficienti: siamo determinati per cambiare scenario e offrire i giusti investimenti. Esempi. Sulla linea Foligno-Perugia-Terontola sono previsti 105 milioni. Sono in corso, ad oggi, interlocuzioni e approfondimenti tra Rete ferroviaria italiana e Regione Umbria per capire come meglio utilizzare i fondi esistenti e vogliamo verificare la possibilità di una fermata dell'Alta Velocità. Mi piace ricordare che stiamo sbloccando opere e progetti fermi da decenni. Recentemente abbiamo sbloccato dei finanziamenti per la realizzazione della variante di Monte Romano sull'asse Rieti - Terni - Orte - Civitavecchia, con risvolti positivi per le imprese e le industrie del territorio che necessitano di collegamenti veloci ed efficienti con il porto. Il tutto senza dimenticare i fondi per ammodernare le ferrovie e le risorse per l'interconnessione tra la diga del Chiascio e i principali sistemi idrici regionali. Ricordo, per pura cronaca, che siamo al Mit da sei mesi dopo un decennio di ministri quasi esclusivamente di sinistra".
E45, un tracciato europeo di 5.000 chilometri che parte dalla Sicilia e arriva fino alla Norvegia, ma che in Umbria e provincia di Arezzo ha alcuni dei tratti in peggior stato: buche, cantieri perenni, corsie troppo strette, il Nodo di Perugia intasato più dell'Anulare nelle ore di punta. Quale futuro per questa strada?
"Do una cifra. Un miliardo di euro. Ã? il totale delle risorse destinate alla riqualificazione della E45, grazie a un programma di adeguamento che prevede, tra l'altro, il risanamento della pavimentazione, la riqualificazione delle barriere di sicurezza, la sistemazione di ponti, viadotti e degli impianti tecnologici".
Se si parla di E45, nella sua interezza, si parla anche di ponte di Messina. Un'opera del genere, anche se lontana più di 800 chilometri dall'Umbria, ritiene possa dare vantaggi anche alle regioni dell'Italia centrale?
"Certamente sì, perché non offrirà solo il collegamento tra Calabria e Sicilia ma tra il Nord Europa e il Mediterraneo.
Avrà ricadute molto positive per tutta Italia, Umbria compresa, e cito ad esempio lo sviluppo delle attività ricomprese nella direttrice Orte-Ravenna".
L'Umbria e le province di Arezzo e Siena sono toccate anche da un altro tracciato europeo, la E78 che da anni si aspetta colleghi la costa tirrenica a quella adriatica, ma che nell'Umbria ha una delle problematiche più grandi ancora da risolvere: la galleria della Guinza. Si può ipotizzare una data per veder sciolto anche questo nodo?
"Con l'ultimo aggiornamento del contratto di programma Anas, approvato dal Cipess lo scorso 27 dicembre, è stato previsto l'impiego di importanti risorse anche per la riqualificazione della E78. In particolare è stato assicurato il finanziamento di 150 milioni di euro per l'adeguamento a 2 corsie della galleria della Guinza (Lotto secondo) e del tratto Guinza - Mercatello Ovest (Lotto terzo). Nei prossimi mesi è prevista la pubblicazione del bando di gara per l'esecuzione dei lavori.
Siamo determinati a sbloccare, velocizzare, costruire".
Alta velocità ferroviaria, Umbria e bassa Toscana dialogano da tempo per creare una stazione intermedia lungo l'asse Roma-Milano, la Medioetruria. Meglio avvicinare l'Alta Velocità agli italiani delle piccole e medie città o chiedere agli italiani delle piccole e medie città di avvicinarsi all'Alta Velocità raggiungendo le grandi città?
"Come detto, stiamo facendo tutte le valutazioni del caso riprendendo un dossier rimasto bloccato da troppo tempo.
Sono in costante contatto con gli amministratori locali, a partire dalla governatrice Donatella Tesei.
Ricordo che abbiamo ereditato un Protocollo sottoscritto da Toscana, Umbria, Mit e Rfi, per l'esame della fattibilità, ma che non è stato mai stato attivato".
Chi deve comprare un'auto oggi è disorientato dalle indicazioni che arrivano dall'Unione europea e si domanda se deve davvero abbandonare i propulsori tradizionali e scegliere veicoli elettrici, ibridi. Una situazione che ha riflessi pesanti sull'intera economia nazionale. Non crede che sia giunto il momento di dare certezze a chi stenta a capire su cosa succederà in Italia almeno nei prossimi 10-15 anni?
"Intanto abbiamo già ottenuto qualcosa, evitando il completo stop alla produzione dei motori tradizionali dal 2035: l'apertura agli efuel è positiva seppur insufficiente. Il governo italiano e il iinistero dei Trasporti in particolare hanno lavorato con efficacia a Bruxelles, ammorbidendo l'iniziale posizione della Commissione dell'Unione europea che però resta troppo ideologica e che, nei fatti, rischia di danneggiare lavoro e aziende europee a vantaggio della più inquinante Cina. Il nostro compito è insistere affinché ci sia una apertura anche per i biocarburanti su cui peraltro l'Italia vanta grandi competenze".
Lei è stato in Umbria anche per la campagna elettorale delle Comunali? A Terni il centrodestra teme i rivali?
"I cittadini sapranno scegliere nel migliore dei modi, sono convinto che la Lega e il centrodestra abbiano ottimi argomenti per convincere gli elettori. Mi preoccupa molto il rischio astensione: ecco, ci tengo a fare un appello. Chi preferisce stare a casa, poi non si lamenti".
Per le regionali del 2024 si è già detto convinto che la ricandidatura di Tesei sia la scelta migliore. Perché Tesei deve concludere un lavoro avviato o perché non vede alternative valide?.
"Chi ben governa si conquista sul campo l'onore e l'onere di ricandidarsi".
E se su Tesei gli alleati non dovessero essere d'accordo?
"Con Giorgia e Silvio andiamo d'amore e d'accordo".
Sergio Casagrande
sergio.casagrande@gruppocorriere.it
Twitter: @essecia

Sergio Casagrande inizia l'attività giornalistica all'età di 14 anni, nel 1981, come collaboratore de Il Tempo e della Gazzetta di Foligno. E' stato il più giovane pubblicista (1985), il più giov...