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Motori, nuova Captur: niente elettrico e niente diesel

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Si dice spesso, che gli opposti si toccano ed in questo caso è così, perché la nuova Renault Captur non ha in gamma motori: diesel ed elettrici. Una vera "Voiture a vivre", come la definiscono in casa, un Suv di segmento "B", un mezzo di dimensioni compatte, tradotto in termini più accessibili, poco più grande della sorellina Clio: 4.239 mm, contro 4.053. Poca roba, ma quanto basta per offrire un bagagliaio, che con la panchetta di sedili posteriori arretrata, ma ancora su, offre ben 616 litri di capacità ed abbattendo tutto si arriva a 1.596 litri (un po' meno per la full hybrid). Un'auto, che è disponibile anche con il "Grip control": sistema che interviene sulla gestione della coppia (sempre su base di trazione anteriore) e ti aiuta a superare terreni e situazioni difficili. Ora, a 10 anni da suo esordio sul mercato, con oltre 2 milioni di unità vendute nel mondo, la Captur si rinnova: nuova gamma motori, un upgrade tecnologico ed un look rivisto da Gilles Vidal, il direttore design del marchio Renault.
Spicca soprattutto il nuovo frontale, caratterizzato da: un cofano rialzato, una calandra sfaccettata, che incorpora il nuovo logo ed una nuova firma luminosa, affidata a proiettori Full led (su tutti gli allestimenti). Sul posteriore quasi nulla, solo il guscio dei fari, che è diventato trasparente ed un nuovo diffusore. Il look, disponibile anche in colorazioni bitono (14 combinazioni), cambia secondo allestimento: la Evolution ha già i cerchi da 17" e si distingue per la protezione sottoscocca ed i profili dei cristalli in nero lucido; la Techno monta cerchi da 18", mantiene le protezioni ed i profili diventano opachi; la Esprit Alpine monta cerchi da 19 ed ha una lama aerodinamica, con paraurti anteriori e posteriori, in grigio opaco. Internamente, il driver display può raggiungere i 10,25 pollici, sulle versioni top e può riportare anche i dati del navigatore, poi c'è il grosso touch screen centrale, stile tablet, da 10,4 pollici, supportato dal sistema multimediale OpenR Link con Google integrato (si legge: secondo allestimenti), che offre oltre 50 App. L'interfaccia è compatibile, in modalità wireless con Android ed Apple. Ovviamente, il tutto è aggiornabile on-line. Eliminate: pelle e cromature. Sempre sugli allestimenti Top, è disponibile un Harmon Kardon, con 9 altoparlanti e 5 programmi di ascolto, messi a punto dal musicista Jean Michel Jarre.
Ora parliamo di gamma motori, che come anticipato, non monta diesel (peccato), né elettrici puri. Si parte con il Tce benzina, 3 cilindri, da 90 Cv, con cambio manuale a 6 rapporti, disponibile anche in versione bifuel Gpl, con 10 Cv in più; il noto mild-hybrid 1.3 benzina, 4 cilindri, da 160 Cv, disponibile solo con cambio automatico; l'altrettanto stranoto full-hybrid e-tech, lo stesso montato sulla Clio e su tanti altri prodotti del gruppo, da 145 Cv e cambio automatico. Vogliamo soffermarci un attimo su quest'ultima motorizzazione e ricordarne le caratteristiche: un 4 cilindri benzina da 1.6 litri è accoppiato a due motori elettrici, per un totale di 145 Cv; uno degli elettrici agisce coadiuvando il termico e dando coppia alle ruote per la trazione, l'altro aziona il cambio e supporta il termico; il cambio, poi, difficile trovare di meglio, è via di mezzo tra un meccanico ed un CVT, gira su ingranaggi ed ha 6 rapporti (2 in elettrico e 4 meccanici). Rivisto l'assetto, soprattutto gli assali ed i settaggi degli ammortizzatori. Opzionale, il sistema di guida ibrida predittiva, che sfrutta al massimo l'utilizzo dell'elettrico, in funzione dei dati topografici (calcola 7 km). Altra opzione interessantissima, come anticipato, il sistema di controllo della coppia sulle ruote anteriori, che offre due modalità: neve e fuoristrada. C'è anche un "Predictive Eco Driving Advice", una sorta di coach, che ti bacchetta se guidi male e ti assegna un punteggio, per guida ecologica e sicura. Per gli equipaggiamenti Techno ed Alpine, in opzione, è disponibile l'Active Driver Assist, che migliora l'assistenza di guida autonoma, ora a livello 2. L'auto sarà disponibile a breve, entro aprile.

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Giovanni Massini, romano, classe 1956, professionista, laureato in Legge nel 1979. Inizia a scrivere di motori, infrastrutture e trasporti nel 1990, per diventare presto capo redattore, presso la rivi...